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Leon ST 4Drive: si fa notare

Test Drive - Seat Leon ST 4Drive FR 2,0 Turbodiesel

  • 10 aprile 2015, 00:41
  • 7 giugno 2023, 07:08
Una targhetta identificativa distingue la 4Drive dalle altre Leon ST

Una targhetta identificativa distingue la 4Drive dalle altre Leon ST

  • Seat

A guardarla da vicino, solo un piccolo logo sul cofano bagagli distingue la versione 4Drive della Seat Leon ST dalle varianti “solo” a trazione anteriore. L’aspetto è infatti praticamente inalterato, visto che è uguale l'altezza da terra e anche il look è quello conosciuto, con il lunotto inclinato, il tetto spiovente e la grossa venatura che attraversa l’intera fiancata. Pure gli interni restano inalterati, comodi, spaziosi, ben realizzati e pratici, oltre che assemblati con cura usando materiali di buona qualità.

La plancia un po’ squadrata è ovviamente quella comune a tutte le Leon ultima serie (nata nel 2013), orientata verso il conducente e con una parte superiore morbida al tatto. Al centro tra le bocchette d’areazione, sulla vettura in prova, era previsto un display tattile con il quale si può gestire l’autoradio e svariate altre funzioni, come telefono, navigatore satellitare, dati di viaggio, status dell’auto e così via. Va rilevato che purtroppo non è prevista la telecamera di retromarcia e i sensori si limitano a evidenziare – variando suoni e colori – l’avvicinamento a un ostacolo.

L’abitacolo, luminoso e accogliente, è completato da un bagagliaio il cui volume utile non è stato influenzato negativamente dalla trazione integrale. La capacità varia infatti tra 587 e 1'470 litri, il che lo rende uno dei più ampi della sua categoria. Ha inoltre una soglia di carico molto bassa (65 cm) e adotta utili anelli nel pavimento che servono a fissare con le corde elastiche valigie, scatole e altre mercanzie, come pure sono preziosi i ganci dove agganciare borse e sacchetti.

La Seat Leon ST 4Drive in alcuni scatti

Bella da guidare quanto una gemella a trazione anteriore, la ST 4Drive si dimostra ancora più efficace grazie alla migliore trazione garantita dall’efficiente sistema Haldex che si attiva in sinergia con il differenziale gestito elettronicamente. Guidando con maggiore brio la potenza è distribuita equamente sui due assali permette una migliore motricità in curva, il che si traduce in una guida più precisa e “diretta”.

Diretto è l’aggettivo che vale pure per lo sterzo e le sospensioni – con queste ultime che si dimostrano davvero valide nell’assorbire al meglio le irregolarità della strada. Il cambio manuale a 6 marce (con il logo 4Drive incastonato nel pomello) è preciso e ben manovrabile e sfrutta al meglio le doti del 4 cilindri di 2,0 litri a gasolio; al momento non è ancora disponibile la valida trasmissione DSG. Il 2.0 da 150 CV è abbastanza silenzioso in ogni frangente, facendosi però pure apprezzare per il notevole brio, associato a una grande elasticità nell'erogazione della potenza fin dai bassi regimi.

Se sfruttato sportivamente, il turbodiesel del Gruppo Volkswagen evidenzia una notevole grinta, come lo rimarcano gli 8,7 secondi per toccare i 100 Km/orari, che tuttavia non massacra i consumi. Guidando con un minimo di attenzione, si possono percorrere circa 17 Km con un litro – valore più che ottimo e solo di poco superiore a quello dichiarato per la ST a trazione anteriore.

Sul mercato svizzero la Seat Leon ST 4Drive nell’allestimento FR e azionato dal motore a gasolio sovralimentato più generoso è in listino da 37'300 franchi.

La Leon a trazione integrale è molto piacevole da guidare

La Leon a trazione integrale è molto piacevole da guidare

  • Seat

Il parere di Peter Schmid, a capo del marchio in Svizzera su Euro Bonus e prospettive future

Per Peter Schmid, da tre anni a capo del marchio Seat in Svizzera, l’effetto degli Euro Bonus seguiti alla decisione della BNS di cancellare il tasso di cambio fisso tra euro e franco, si sentirà ancora a lungo. "Abbiamo cominciato l’anno con un gennaio davvero debole, che però è stato cancellato da febbraio e marzo con il vento in poppa", spiega il manager svizzero-tedesco.

"I concessionari Seat hanno fatto un buon lavoro", rimarca Schmid, "sfruttando davvero al meglio gli incentivi e le altre offerte, come serie speciali, ribassi per veicoli in stock e così via, e garantendo alla marca una progressione davvero importante". Secondo il responsabile della Casa spagnola però, "l’effetto di sconti e azioni speciali seguito alla decisione della Banca Nazionale Svizzera si calmerà entro metà 2015 e per il momento resta ancora difficile valutare gli sviluppi che potrà avere sull’arco dell’intera annata, anche se penso che i risultati dovrebbero essere simili o sensibilmente migliori rispetto all’anno scorso".

Peter Schmid, manager a capo di Seat in Svizzera

Peter Schmid, manager a capo di Seat in Svizzera

Schmid conclude rimarcando inoltre che "avere le vendite suddivise su tre pilastri (Leon, Ibiza, Alhambra) e non più sulla sola Ibiza permette di poter proporre un’offerta ampia ai nostri clienti, senza contare che dal 2014 possiamo contare sulla Leon ST 4Drive che affianca l’Alhambra in versione 4x4 - modelli basilari su un mercato come quello svizzero, dove le quattro ruote motrici sono il plusvalore a cui non si può più rinunciare. E l’arrivo nel 2016 del SUV, il cui prototipo è stato svelato a Ginevra un mese fa, potrà solo migliorare la situazione".

Enrico Campioni

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