"La dislessia ha segnato la mia infanzia e la mia adolescenza, periodi per me complessi, che non ricordo con grande soddisfazione, tanto che posso dire di essere ben più felice ora. Per questo credo occorra fare il possibile per aiutare chi ha disagi di questo tipo a superarli, spesso si tratta di persone con notevole grado di creatività e iperattività. Devono cambiare i parametri educativi". Lo ha detto venerdì a Torino Lapo Elkann, intervenendo al convegno di “Sos Dislessia” dove è stato invitato, come testimone.
“A seguito della mia dislessia”, ha raccontato Lapo”, “sono stato percepito per quasi tutto il periodo scolastico come un “problema”, sia dalla scuola, sia dalla famiglia. Una cosa che mi ha fatto sentire diverso e sfigato fino a non tanti anni fa”. Il rampollo di Casa Agnelli si è detto convinto che sia una sorte che “accomuna un po’ tutti i dislessici”. Il lato positivo, ha però rimarcato Lapo, è che “per reagire ho sviluppato una creatività ribelle e sognante che sono riuscito a far diventare un mestiere”.
ANSA/EnCa