Gli approfondimenti dell'Informazione RSI sulla pandemia e le dirette con gli ultimi aggiornamenti e le decisioni delle autorità cantonali e federali
Il 25 febbraio 2020 alla clinica Moncucco di Lugano viene ricoverato un paziente affetto da Covid-19; è il primo caso in Ticino ed è anche il primo caso in Svizzera. È l’inizio di un periodo complicato e difficile, sia a livello sanitario che economico e psicologico. Falò guarda a questi dodici mesi, non con l’idea di un bilancio, ma per una sorta di punto della situazione, compresi tutti gli interrogativi aperti legati ad un momento con pochi precedenti nella storia. Quelli della Croce Verde La pandemia ha cambiato la vita di tutti e in particolare quella degli operatori sanitari. Il lavoro in Croce Verde non è più lo stesso, sono cambiate le procedure e per lunghi periodi sono cambiati anche i pazienti: per diverse settimane i soccorritori hanno trasportato solo malati di Covid-19. Un impatto psicologico non da poco. Ma i militi non ci parlano solo della pandemia, anzi, ci raccontano soprattutto la bellezza e le difficoltà della loro professione, oltre questo momento particolare. Ne escono aspetti toccanti della nostra società, come la solitudine degli anziani, molto più diffusa di quanto si pensi. Il modello grigionese Nella lotta alla pandemia il Canton Grigioni cerca soluzioni innovative. Prima fra tutte quella dei test a tappeto. In pratica la caccia gli asintomatici. Dopo una prima fase, condotta in diverse valli, quindi in base ad un criterio geografico, ora si è passati agli screening per categoria: le scuole, le aziende, gli alberghi, eccetera. L’idea è quella di interrompere precocemente le catene di trasmissione. E il metodo dei test si vorrebbe applicare anche alla quarantena, per cambiarne sostanzialmente le regole. Ma che risultati si stanno ottenendo? E, come si usa dire, il santo vale la candela? Ospite in studio Giorgio Merlani, Medico cantonale TI Forum Falò email www.rsi.ch/falo SMS al numero 955 con parola chiave falo www.facebook.com/RSIFalo Il 25 febbraio 2020 alla clinica Moncucco di Lugano viene ricoverato un paziente affetto da Covid-19; è il primo caso in Ticino ed è anche il primo caso in Svizzera. È l’inizio di un periodo complicato e difficile, sia a livello sanitario che economico e psicologico. Falò guarda a questi dodici mesi, non con l’idea di un bilancio, ma per una sorta di punto della situazione, compresi tutti gli interrogativi aperti legati ad un momento con pochi precedenti nella storia. Quelli della Croce Verde La pandemia ha cambiato la vita di tutti e in particolare quella degli operatori sanitari. Il lavoro in Croce Verde non è più lo stesso, sono cambiate le procedure e per lunghi periodi sono cambiati anche i pazienti: per diverse settimane i soccorritori hanno trasportato solo malati di Covid-19. Un impatto psicologico non da poco. Ma i militi non ci parlano solo della pandemia, anzi, ci raccontano soprattutto la bellezza e le difficoltà della loro professione, oltre questo momento particolare. Ne escono aspetti toccanti della nostra società, come la solitudine degli anziani, molto più diffusa di quanto si pensi. Il modello grigionese Nella lotta alla pandemia il Canton Grigioni cerca soluzioni innovative. Prima fra tutte quella dei test a tappeto. In pratica la caccia gli asintomatici. Dopo una prima fase, condotta in diverse valli, quindi in base ad un criterio geografico, ora si è passati agli screening per categoria: le scuole, le aziende, gli alberghi, eccetera. L’idea è quella di interrompere precocemente le catene di trasmissione. E il metodo dei test si vorrebbe applicare anche alla quarantena, per cambiarne sostanzialmente le regole. Ma che risultati si stanno ottenendo? E, come si usa dire, il santo vale la candela? Ospite in studio Giorgio Merlani, Medico cantonale TI Forum Falò email www.rsi.ch/falo SMS al numero 955 con parola chiave falo www.facebook.com/RSIFalo