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Incontro con Alessandro De Marchi

di Nadia Ragni

  • 13 September 2018, 15:00
Joseph Stallaert, "La morte di Didone", 1872

Joseph Stallaert, "La morte di Didone", 1872

  • Wikipedia

RETEDUECINQUE
Giovedi 13 e venerdi 14 settembre 2018 alle 15:00

Al centro della conversazione, l’allestimento dell’opera "Didone abbandonata" di Saverio Mercadante, che ha aperto ufficialmente il Festival di Musica Antica di Innsbruck, dove ogni anno viene presentata un’opera in una prima esecuzione moderna, o in una versione particolare.

Allestita la prima volta a Torino nel 1823, la Didone è stata allo stesso tempo una riscoperta e una sfida per Alessandro De Marchi, che ne ha proposto una rilettura “storica”, basata su una nuova edizione critica curata da Paolo Cascio e su una ricerca personale condotta sulla base di un confronto di varie versioni. La restituzione dell’opera è stata realizzata attraverso l’utilizzo di strumenti storici e del diapason a 430 Hz, e, per quanto riguarda il canto, con l’introduzione di abbellimenti in uso all’epoca, spesso improvvisati dai cantanti più abili.

Un’opera che contiene ancora tracce del secolo precedente, il Settecento, ma che guarda anche a quello successivo; per dirla con le parole di Paolo Cascio, Mercadante "ha contribuito a traghettare il melodramma dall’era rossiniana a quella verdiana (…) e si configurava come il primo, unico e grande competitor di Rossini".

Nella seconda parte dell’incontro, l’attenzione si sposta sul lavoro svolto con l’orchestra, sulla regia ed infine più in generale sul Festival di Musica Antica, di cui Alessandro De Marchi è il direttore artistico dal 2009.

L’incontro si è tenuto ad Innsbruck l’11 e il 12 agosto 2018, è diviso in due parti ed è completato da ascolti musicali registrati durante le prove dell’opera, gentilmente messi a disposizione dal Festival.

La registrazione completa, su CD, DVD e BlueRay, verrà realizzata dalla Naxos International.

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