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Babilonia

Gabriele Coen

di Sergio Albertoni e Valerio Corzani

  • 17.1.2021
  • 53 min
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  • Musica

Sassofonista, clarinettista, compositore, Gabriele Coen si forma musicalmente prima alla Scuola di Musica Popolare di Testaccio, poi frequenta i seminari di Siena Jazz e viene in contatto in diverse occasioni con importanti interpreti del suo strumento d’elezione (Steve Lacy, Dave Liebman) per poi completare il percorso di studi con la Laurea in Scienze politiche e con il diploma in sassofono presso il Conservatorio Morlacchi di Perugia. Dalla metà degli anni Novanta è fondatore e leader dei “Klezroym”, ad oggi la più importante formazione italiana di musica klezmer con la quale è tra i massimi divulgatori in Europa della tradizione musicale popolare ebraica reinterpretata in chiave jazzistica. Figlio d’arte - suo padre Massimo Coen è stato al violino uno dei più importanti esecutori di musica contemporanea - si forma inoltre come interprete nel repertorio del sassofono contemporaneo con il quartetto d’archi “I Solisti di Roma”. Con il quartetto “Atlante Sonoro” propone un inedito e personale incontro tra il jazz e la world music, e parallelamente amplia la sua intensa attività didattica e divulgativa pubblicando i saggi “Klezmer! La musica popolare ebraica dallo shtetl a John Zorn” e “Musica errante. Tra folk e jazz: klezmer e canzone yiddish”. Nel 2005 fonda il quintetto “Gabriele Coen Jewish Experience” con il quale pubblica nel 2009 l’album d’esordio “Golem”, e con “Awakening” del 2010 diventa il primo ensemble italiano a produrre un disco per la “Tzadik” di John Zorn. Numerose le sue collaborazioni in ambiti diversi, e oggi tra le altre cose ci concentriamo sul recente “Leonard Bernstein Tribute” pubblicato dal Parco della Musica Records.

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