BABILONIA
Magnifiche promiscuità sonore
Domenica 15 gennaio 2017 alle 13:30
Gli ospiti di oggi rappresentano i due terzi di un progetto musicale davvero intrigante, il Pollock Project, capace di navigare senza timori e formalismi fra atmosfere world e jazz contemporaneo, tra tinte ambient e minimalismo in un mix sorprendente ed evocativo. Un elogio musicale alla bellezza della libera creatività e all’interazione con le altre arti, che anima una musica visuale dagli intensi colori e dai richiami surrealisti ispirata dall’action painting di Jackson Pollock. Fondatore dell’ensemble è il batterista e percussionista Marco Testoni, ai fiati c’è Simone Salza e la cantante del gruppo è Elisabetta Antonini, oggi assente ma che speriamo di ospitare presto ai nostri microfoni. Un trio che poi, su disco come dal vivo, viene spesso impreziosito dalla presenza di ospiti musicali e di artisti come Victor Enrich, fotografo catalano celebre per le sue “architetture impossibili”, o Antonia Carmi, pittrice e acquarellista italiana trapiantata negli States, che ha firmato la copertina di entrambi gli album del Pollock Project. Un progetto che celebra il matrimonio tra le arti visuali e il jazz moderno e di ricerca, insomma, realizzato con sapiente efficacia espressiva da musicisti che, come sentiremo, sanno nutrire la loro insaziabile curiosità pprofittando perché no anche della nostra babilonica scaletta, che dalle esotiche isole di Marie Mariterangi ci porterà al furioso impasto jazz-metal degli Alboth, passando per Sun Ra, Franz Schubert e Pino Daniele.