Blu come un'arancia

Il gatto in noi

di Valerio Rosa

  • 26 November 2018, 16:50
iStock-Gatto domestico, Libro, Dormire, Leggere, Bianco
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BLU COME UN’ARANCIA ®
Da lunedì 26 a venerdì 30 novembre 2018 alle 16:50
Replica il giorno seguente alla 01:30

A chi gli chiedeva un consiglio per avere successo in letteratura, Aldous Huxley rispondeva: “Se volete scrivere, tenete vicino un gatto”. Gatti e scrittori sono sempre andati d'accordo: il gatto ama la tranquillità, la calma, il silenzio, condizioni ideali per la scrittura, e non è difficile immaginare un gatto che si aggira tra i libri, sale sugli scaffali, si accuccia accanto a un computer o a una macchina da scrivere. Viene, anzi, naturale pensare che quando Jorge Luis Borges, in una famosa poesia, annovera tra i giusti chiunque accarezzi un animale addormentato, l’animale che ha in mente sia proprio un gatto. Ne "Il gatto in noi" di William Burroughs, prima ancora che un cacciatore di topi il gatto è un compagno psichico, uno spiritello del focolare, con cui intrattenere un rapporto alla pari, fatto anche di ripicche e dispetti, al punto che non sempre è chiaro chi sia veramente il padrone. "Il gatto nero" del racconto di Edgar Allan Poe è invece il testimone di una discesa nella follia, in un inquietante quadro di orrore domestico. In "Kafka sulla spiaggia", come in altri romanzi di Haruki Murakami, i gatti ci appaiono come creature impenetrabili, giunte da un misterioso altrove che per loro tramite si connette col nostro mondo. Il gatto Behemoth de "Il maestro e Margherita" di Michail Bulgakov fa parte della buffa corte dei miracoli che accompagna Satana nella sua funambolica presa in giro della vanità degli uomini. E infine "Il gatto Murr" di Hoffman, talmente portato all'attività intellettuale da imparare da solo a leggere e a scrivere e da dedicarsi con umanissima presunzione alla stesura di opere dalle alte ambizioni filosofiche e letterarie.

Prima emissione da lunedì 21 a venerdì 25 maggio 2018

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