Blu come un'arancia

L'Engadina di Oscar Peer tra idillio e dissidio

di Mattia Lento

  • 22 gennaio 2018, 11:35
Oscar Peer

Oscar Peer

  • Keystone

BLU COME UN’ARANCIA
Da lunedì 22 a venerdì 27 gennaio 2018 alle 10:35
Replica il giorno seguente alla 01:30

Oscar Peer è forse il più grande scrittore di lingua romancia del Novecento. Nato a Lavin, in Bassa Engadina, nel 1928, Peer ha scritto gran parte delle sue opere nella variante vallader del romancio e talvolta in tedesco. In italiano, per le edizioni di Casagrande, sono stati pubblicati “La rumur dal flüm” (Il rumore del fiume) e “Accord” (Il ritorno). In queste due opere, e nel capolavoro “La chasa veglia/Das alte Haus”, emerge un conflitto tra la rappresentazione di un'Engadina idilliaca, quella dell'infanzia dello scrittore, e quella di un'Engadina a tinte quasi fosche. Se ne “Il rumore del fiume”, un'autobiografia romanzata, la terra natia si rivela il luogo dell'infanzia felice, custode di ricordi piacevoli e indelebili, nelle altre due opere, invece, diventa un contesto ostile, spietato, una sorta di Anti-Heimat. I protagonisti de “Il ritorno” e de “La chasa veglia” sono figure solitarie, forse anche dei perdenti, dei reietti, sono però personaggi ostinati, testardi e determinati fino in fondo nel seguire il proprio demone interiore. L'Engadina di questi due romanzi è lontana dalle immagini da cartolina, stereotipate e talora stucchevoli, e diventa così un pretesto per inscenare il conflitto, forse insanabile, tra l'io e il mondo.

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