Blu come un'arancia

Letteratura ed esilio

di Marco Alloni

  • 27 novembre 2017, 11:35
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BLU COME UN’ARANCIA
Da lunedì 27 novembre a venerdì 1. dicembre 2017 alle 10:35
Replica il giorno seguente alle 01:30

L’esilio è un tema su cui da sempre si sono misurati non solo i testi letterari ma gli stessi scrittori. Partendo da un "excursus" che va da Omero ai nostri giorni, Marco Alloni ci racconta nel "Blu come un’arancia" di questa settimana la questione dell’esilio come paradigma della letteratura di tutti i tempi, soprattutto dell’epoca moderna e contemporanea. Si parlerà allora dell’esilio di uno dei più grandi orientalisti del secolo trascorso, Edward Said, che tra Medioriente e Stati Uniti condusse un’esistenza all’insegna del perenne tentativo di conciliare le sue molteplici identità. Si passerà quindi a Luigi Meneghello, che in un certo senso è l’autore archetipico di quella che potremmo chiamare la condizione d’esilio antifascista. Sarà poi il turno della giovane scrittrice somala trapiantata in Italia, a ridosso della fine del secolo scorso, Igiaba Scego, che ha dovuto patire in Occidente la riprovazione e il pregiudizio di chi non accoglie l’alterità altro che nella retorica dell’integrazione. Infine eccoci ad Hamid Ziarati, scrittore iraniano “esiliato” a Torino che dell’esilio riesce a raccontare, malgrado le molte difficoltà, gli aspetti meno duri e più edificanti. Uno spaccato che ci offre la misura di che cosa e come la scrittura debba sempre essere in qualche modo borderline, a cavallo tra identità d’origine e cultura di adozione, sia o non sia l’esilio imposto, cioè coatto, oppure volontario.

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