Blu come un'arancia

Meinrad Inglin: da una vicina lontananza

di Mattia Mantovani

  • 18 giugno 2018, 12:35

BLU COME UN’ARANCIA
Da lunedì 18 a venerdì 22 giugno 2018 alle 10:35

La serie di questa settimana, a cura di Mattia Mantovani, è dedicata a Meinrad Inglin, il grande scrittore di Svitto, nato nel 1891 e morto nel 1973, che dopo la morte è stato pienamente riscoperto in tutto il suo valore nella Svizzera tedesca, mentre a sud delle alpi rimane tuttora piuttosto sconosciuto. L’opera narrativa e saggistica di Inglin, pubblicata in dieci volumi da Ammann Verlag di Zurigo nel 1991 e ora in corso di ristampa da parte di Limmat Verlag, è un’opera molto ampia e differenziata che nel suo insieme va a comporre una moderna saga del Canton Svitto ma nello stesso tempo possiede un valore universale. Da questo punto di vista, la Svitto di Inglin è un cosiddetto luogo letterario. La definizione “luogo letterario” sta infatti ad indicare un luogo che possiede precise connotazioni geografiche ma esiste anche e soprattutto nella reinvenzione letteraria e nelle pagine degli scrittori che lo hanno descritto ed evocato. Ecco quindi la Londra di Dickens, la Praga di Kafka, la Dublino di Joyce, la Danzica di Grass, il ghetto ebraico della Varsavia di Singer, e in ambito elvetico l’Emmental di Gotthelf o anche luoghi immaginari e insieme fortemente reali come la Seldwyla di Keller oppure la Güllen di Dürrenmatt. La Svitto di Inglin merita di essere annoverata tra questi luoghi. La serie di questa settimana propone un viaggio in cinque tappe in una provincia svizzera tedesca che nelle pagine della letteratura diventa il centro del mondo.

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