Colpo di scena

Bombe di pace

Regia e scrittura di Guido Piccoli

  • 3 ottobre 2016, 15:30
bombardamento dell’ospedale di Kunduz

Nella foto una camera dell'ospedale di Medici Senza Frontiere di Kunduz dopo il bombardamento

  • Reuters Pictures

COLPO DI SCENA
Da lunedì 20 giugno a venerdì 1. luglio 2016 alle 13:30
In REPLICA da lunedì 03 a venerdì 14 ottobre 2016 alle 13:30

Scritto da Guido Piccoli

Con Claudio Moneta, Jasmine Mattei, Augusto di Bono, Simon Waldvogel, Christian Poggioni, Margherita Coldesina, Nicola Stravalaci, Matteo Carassini, Roberto Albin, Massimiliano Zampetti, Luca Macciacchini, Rocco Schira, Nicolas Joos, Emanuele Santoro e Orio Valsangiacomo.

Regia di Guido Piccoli

Tecnico del suono: Thomas Chiesa

Bombe di pace

  • Bombe di pace (1./10)

    Colpo di scena 20.06.2016, 15:30

  • Bombe di pace (2./10)

    Colpo di scena 21.06.2016, 15:30

  • Bombe di pace (3./10)

    Colpo di scena 22.06.2016, 15:30

  • Bombe di pace (4./10)

    Colpo di scena 23.06.2016, 15:30

  • Bombe di pace (5./10)

    Colpo di scena 24.06.2016, 15:30

  • Bombe di pace (6./10)

    Colpo di scena 27.06.2016, 15:30

  • Bombe di pace (7./10)

    Colpo di scena 28.06.2016, 15:30

  • Bombe di pace (8./10)

    Colpo di scena 29.06.2016, 15:30

  • Bombe di pace (9./10)

    Colpo di scena 30.06.2016, 15:30

  • Bombe di pace (10./10)

    Colpo di scena 01.07.2016, 15:30

Nella notte tra il 2 e 3 ottobre 2015, l’ospedale di Medici senza frontiere (Msf) di Kunduz, Afghanistan, fu bombardato e mitragliato a più riprese da un aereo AC-130 delle forze americane presenti nel paese. Il bilancio dell’azione, che si protrasse per 75 minuti nonostante i disperati appelli lanciati dallo staff locale e internazionale di Msf, fu di 42 vittime, tra cui molti bambini ricoverati e 14 tra medici e infermieri.

Quello di Kunduz, dov’era in atto una battaglia tra le forze governative afgane e i talebani, è stato il primo di una serie di attacchi contro le strutture di Msf in vari paesi in guerra, l’ultimo dei quali ad Aleppo, in Siria, il 24 luglio 2016 (dove vennero colpiti 7 ospedali da campo e una struttura che ospitava una banca del sangue) o ad Hajja, nello Yemen settentrionale, dove il 15 agosto scorso, fu distrutto un ospedale di Msf provocando 11 vittime e decine di feriti.

Ma è stata anche un’azione grave e indicativa della barbarie delle guerre moderne che, a differenza di quanto accadeva in passato, non rispettano civili e, appunto, nemmeno gli ospedali. Ed è ancora più grave perché a condurlo non sono state delle forze armate fuori controllo di paesi “canaglia” oppure delle unità ribelli, ma l’aviazione statunitense sotto il comando Nato che alla fine di aprile, dopo un’inchiesta interna, si è auto assolta, sostenendo di non avere riscontrato, nell’azione di Kunduz, elementi sufficienti per configurarla come “un crimine di guerra”.

Col titolo significativo -e sarcastico- di “Bombe di pace” (ricorda che sia Msf che Barack Obama, capo delle Forze Armate Usa, sono stati insigniti del Nobel della Pace rispettivamente nel 1999 e nel 2009) la Rete Due della RSI ha realizzato uno sceneggiato radiofonico, quasi un instant-drama, che narra non solo l’attacco all’ospedale, ma anche l’encomiabile opera di servizio di Msf nei giorni precedenti, sempre nel rispetto del principio di neutralità in una zona di conflitto. I principali personaggi dello sceneggiato sono i medici e gli infermieri. Oltre a quelli di fantasia, interpretati tra gli altri da Claudio Moneta e Augusto di Bono, ci sono le quattordici vittime afgane di Msf, alle quali si è voluto fare un omaggio alla memoria per il loro sacrificio. Accompagnano la recitazione degli attori varie musiche afgane e gli effetti originali della guerra in corso nel paese orientale, in un montaggio curato da Thomas Chiesa, con la regia e la scrittura di Guido Piccoli e la produzione di Francesca Giorzi.


Se ne parla anche nel Laser di lunedì 03 ottobre 2016 alle 09:00, intitolato "Kunduz, l'ospedale e le bombe".

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