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La Califfa è il soprannome di uno dei pochi, grandi personaggi femminili nati dalla letteratura italiana che negli anni Sessanta rifletteva una realtà in tumultuosa evoluzione. È il titolo di un celebre romanzo del 1964 di Alberto Bevilacqua (da lui portato anche sullo schermo con l’interpretazione di Romi Schneider e Ugo Tognazzi nel 1971) e rielaborato per un adattamento radiofonico a puntate da Fabio De Agostini, per la RAI, nel 1982.
“La Califfa” è un’originale, drammatica storia d’amore tra una donna del popolo, la vita segnata da precoci, dure esperienze, e un industriale già avanti negli anni, anche lui di estrazione popolare, che ha ottenuto successo, denaro, potere, ma è insofferente del mondo cui la sua nuova condizione sociale lo fa vivere.
Il fatale incontro con la Califfa fa esplodere le contraddizioni nascoste nei due caratteri, li unisce in un progetto d’amore esclusivo anche trasgressivo. Polarizzando l’ostilità di un ambiente che non può sopportare (in un’Italia ancora dominata da antiche regole di conformismo) comportamenti che sembrano sfidare le tacite regole della buona società.
Così, poco a poco, crescendo il loro amore, la Califfa e il commendator Doberdò vanno incontro al loro destino…. Teatro dell’azione è Parma e il suo territorio. Una città nobile, schietta e sanguigna, una piccola capitale, da sempre osservatorio e crogiolo di molti dati significativi della realtà italiana; città alla quale il parmigiano Bevilacqua ha sempre dedicato una particolare, affettuosa attenzione. L’adattamento radiofonico di Fabio De Agostini ha cercato di restare fedele all’arco narrativo del romanzo, evidenziandone anche le allusioni, scavandone le intenzioni, per fornire anche il quadro di un’epoca quasi lontana, ma così vicina ai temi e agli interessi d’oggi. La regia è di Marco Parodi.
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