Storia

Faido nella Belle époque

di Brigitte Schwarz

  • 22 January 2018, 11:35
L'ex albergo Suisse di Faido

L'ex albergo Suisse di Faido

  • ©UBC

GERONIMO
Storia e memoria
Lunedì 22 gennaio 2018 alle 11:35
Replica alle 23:33
Replica domenica 28 gennaio 2018 alle 08:35

Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, Faido, una delle tappe del Grand Tour attraverso le Alpi per i rampolli dell’élite europea, diventa il terzo polo turistico del Cantone, dopo Locarno e Lugano. Durante la stagione estiva, nel villaggio leventinese si contano oltre 700 turisti ospitati nei cinque alberghi, nelle ville in stile Liberty che sorgono intorno alla stazione, nelle abitazioni dei leventinesi o nelle case di vacanza costruite in quegli anni. L’epoca aurea di Faido si interrompe però nel 1914 con lo scoppio della prima guerra mondiale che segna la fine del turismo d’élite in valle. Ne parliamo nella trasmissione di oggi con gli storici Ludovico Zappa, autore dello studio “Faido nella Belle époque”, e Fabrizio Viscontini, di cui si ricordano i saggi sulla Monteforno (in particolare il volume “Alla ricerca dello sviluppo. La politica economica nel Ticino (1873-1953)”); sulla politica economica del Cantone tra otto e novecento e su alcuni comuni leventinesi.

Libri presenti nel catalogo del Sistema bibliotecario ticinese (Sbt)

Schinz, Hans Rudolf. Descrizione della Svizzera italiana nel Settecento. A. Dadò, 1985

Viscontini, Fabrizio. Monteforno, un pezzo d’Italia nel Ticino. In: L'importanza di essere Svizzera : miti e fatti di un'eccezione europea : la meccanica fine di una potenza : per convivere conviene non capirsi / Gruppo Editoriale L'Espresso, 2011 (p. 205-210)

Altri testi di Ludovico Zappa e di Fabrizio Viscontini in Sbt

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