Storia

La frontiera svizzera vista dall’Italia

di Alessandro Bertellotti

  • 22 October 2018, 11:35
  • Scienze umane e sociali
Due paesi, due bandiere...

Due paesi, due bandiere...

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GERONIMO
Storia e memoria
Lunedì 22 ottobre 2018 alle 11:35
Replica alle 23:33
Replica domenica 28 ottobre 2018 alle 08:35

Le popolazioni residenti sulle montagne alpine sono state per secoli unite da culture, tradizioni e stili di vita comuni. La demarcazione imposta dalla frontiera non è mai esistita o non è mai stata percepita dai residenti. Le Alpi insomma erano luogo d’incontro, comunicazione, scambio e transito di merci. Solo la nascita degli stati moderni porta a tracciare frontiere sulle carte e sul territorio. Osservando queste linee da una prospettiva differente da quella svizzera, ovvero osservando le frontiere settentrionali dell’Italia, si comprendono facilmente sia la complessità etnica, sociale e anche religiosa del mondo alpino, sia il differente rapporto tra governati e governanti, sia infine la delicata questione dell’identità nazionale. Il modo di delimitare la frontiera tra Italia e Svizzera è differente da quello che ha portato alla definizione della frontiera tra Italia e Austria. E questo porta oggi alla nascita di nuovi nazionalismi e movimenti favorevoli alla chiusura delle frontiere.

Con Roberto Roveda, storico e ricercatore, autore con Michele Pellegrini di “Il confine settentrionale, Austria e Svizzera alle porte d’Italia.

Libri presenti nel catalogo del Sistema bibliotecario ticinese (Sbt)

Roveda, Roberto – Pellegrini, Michele. Il confine settentrionale : Austria e Svizzera alle porte d'Italia. Oltre, 2018

Adami, Vittorio. Storia documentata dei confini del Regno d'Italia. Provveditorato Generale dello Stato, Libreria, 1919-1931

Altri testi di Roberto Roveda e Michele Pellegrini in Sbt

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