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Se la crisi ecologica, è sulla bocca di tutti, la filosofia deve rendersi utile anche su questa grande tematica del nostro tempo. A queste riflessioni Gianluca Cuozzo ha dedicato molta attenzione di studio negli ultimi anni. "Per cercare di porre rimedio a questo processo di devastazione, in cui l’uomo fa bella mostra di sé corrompendo tutto ciò che la vita ha impiegato miliardi di anni a creare e perfezionare – scrive il filosofo - c’è bisogno di un nuovo paradigma realista dell’azione".

Nel libro "La filosofia che serve. Realismo. Ecologia. Azione", edito da Moretti & Vitali, affronta la questione articolando il discorso in quattro nuclei problematici: mondo, memoria, pentimento e azione, ognuno in grado di mettere a fuoco un problema della nostra epoca, rispetto al quale è possibile offrire una soluzione filosofica. Ne parliamo con l’autore.

Gianluca Cuozzo insegna Filosofia teoretica all’Università degli Studi di Torino. Ha dedicato i propri studi a Karl Löwith, Vincenzo Gioberti, Nicola Cusano, e al nesso tra dottrine artistiche e riflessione filosofica tra Quattrocento e Cinquecento (Leon Battista Alberti e Albrecht Dürer). Fra le sue più pubblicazioni anche: "A spasso tra i rifiuti. Tra ecosofia, realismo e utopia", per Mimesis come "Gioco d'azzardo. La società dello spreco e i suoi miti", e "Regno senza grazia. «Oikos» e natura nell'era della tecnica" del 2013, dello stesso anno anche "Dentro l'immagine. Natura, arte e prospettiva in Leonardo da Vinci", per Il Mulino.

Prima emissione 26 febbraio 2019