Il giardino di Albert

Verde come una città

a cura di Clara Caverzasio

  • 18 maggio 2017, 13:35
  • Ambiente
Verde come una città
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IL GIARDINO DI ALBERT
Giovedì 18 maggio 2017 alle 11:35
Replica alle 23:33
Replica sabato 20 maggio 2017 alle 18:00

In replica giovedì 17 agosto 2017 alle 11:35

Manifestazione del senso estetico peculiare delle caste più colte, simbolo religioso del collegamento fra l’uomo, la natura e il divino: la presenza del verde urbano ha cambiato più e più volte ruolo e connotazione nel corso della storia. Le antiche città erano integrate con la campagna circostante; poi i primi processi di massiccio inurbamento hanno alterato a lungo questo equilibrio. Una prima inversione di tendenza avviene nel tardo Settecento in Francia, quando il verde assume importanza proprio nei centri urbani e nasce il concetto di “giardino pubblico”. La vegetazione non solo diventa elemento di salute pubblica, ma assolve una funzione ornamentale e ricreativa. Il passo è breve per arrivare al verde urbano odierno, componente essenziale delle città più sostenibili e resilienti, cioè capaci di resistere e adattarsi ai cambiamenti in corso, primo fra tutti quelli climatici.

Così, se negli ultimi due secoli a modificare drasticamente il territorio è stata l'urbanizzazione, oggi sembra essere in corso una tendenza di segno opposto: riportare il verde in città. Anche perché ormai l’80% della popolazione europea, e il 50% a livello mondiale, vivono oggi nelle metropoli. Ecco dunque che dalla Cina all’Australia, dalle Americhe all’Europa, Svizzera compresa, l’attenzione per il verde in città aumenta in ogni regione del pianeta. La riprova è il convegno sul verde urbano che si tenuto ad aprile. A Orvieto, 400 esperti da tutto il mondo hanno discusso problematiche, proposte e nuovi paradigmi (come le nature base solution, far lavorare la Natura per risolvere i problemi dell’uomo). C’era anche lo svizzero Marco Moretti dell’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (Birmensdorf), che sarà ospite del “Giardino di Albert” di giovedì 18 maggio.

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