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In altre parole

Marie Moïse (3./5)

di Mattia Pelli

  • 21.7.2021
  • 9 min
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Marie Moïse è attivista dello spazio “Ri-Make bene comune” alla periferia di Milano, si occupa dei progetti di mutuo soccorso tra donne e abitanti del quartiere per la cura condivisa dei bambini e l'autodifesa sindacale. Dottoranda in Filosofia politica all'Università di Padova e Toulouse II - Jean Jaurès, redattrice per la rivista Jacobin Italia e Associated expert dell'associazione Il Razzismo è una Brutta Storia (Feltrinelli), scrive di razzismo e colonialismo da una prospettiva femminista decoloniale. È di origine italo-haitiana ed è coautrice di "Future. Il domani narrato delle voci di oggi" a cura di Igiaba Scego (Effequ) e di "Introduzione ai femminismi" a cura di Anna Curcio (DeriveApprodi) con il saggio "Black feminism". Ha co-tradotto per Edizioni Alegre "Donne, razza e classe" di Angela Davis (2018),"Femonazionalismo. Il razzismo nel nome delle donne" di Sara Farris (2019) e il "Manifesto della cura. Per una politica dell'interdipendenza" di The Care Collective (2021). È membro della rete italiana di economia solidale "FuoriMercato", si occupa di percorsi di fuoriuscita dalla violenza di genere, attraverso l'attivazione di progetti di lavoro cooperativo e in autogestione per l'autonomia economica delle donne. Da settembre, sarà docente alla Stanford University a Firenze, con un corso d'esame dal titolo "Brothers of Italy", sulla genealogia sessuale e razziale della nazione italiana.

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