“L’orchestra di Auschwitz. Inchiesta su Alma Rosé" di Dario Olivieri, Edizioni Curci (dettaglio di copertina)
La Recensione

“L’orchestra di Auschwitz. Inchiesta su Alma Rosé"

di Luisa Sclocchis

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  • 10.2.2023
  • 25 min
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  • Musica

Recensione libro “L’orchestra di Auschwitz. Inchiesta su Alma Rosé”, autore Dario Olivieri, Edizioni Curci.

20 07 1943. Numeri. Come numeri si diveniva una volta varcati quei cancelli. Numeri. Nulla più. Tra quei numeri, una violinista in vista al tempo, nipote di Gustav Mahler, Alma Rosé, in quella data deportata. Il treno in cui è rinchiusa arriva ad Auschwitz puntuale, nel tardo pomeriggio. Solo un mese più tardi è direttrice di un’orchestra femminile costituita nel campo di Birkenau da Maria Mandel. La musica diviene così una possibile via di “temporanea” salvezza dentro i campi di sterminio. Alma Rosé trova la morte il 4 aprile 1944 in circostanze ancora oggi avvolte dal mistero. "Passando al vaglio le diverse ipotesi investigative - suicidio, omicidio, avvelenamento accidentale - si ricostruisce la parabola di un destino tragico che affonda le sue radici nella Vienna sfavillante del primo Novecento: è il romanzo di due famiglie, i Mahler e i Rosenblum (in arte Rosé), ma anche l’affresco di un’epoca straordinaria, percorsa da irripetibili fermenti culturali, e del suo precipitare rovinoso nelle tenebre della follia". Questo quel che, ispirandosi al processo di sviluppo di una fotografia, attraverso un succedersi di immagini dapprima sfocate che lentamente si fanno più definite fino a delineare una figura nitida, narra l’autore Dario Olivieri nel suo “L’orchestra di Auschwitz. Inchiesta su Alma Rosé” edito da Curci.

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