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“Sarò felice di dire che ho vissuto di pittura”

Antonio Calderara (1903-1978), di Matteo Severgnini

  • 20 October 2016, 09:00
Antonio Calderara

Antonio Calderara

  • © Antonio Calderara

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Giovedì 20 ottobre 2016 alle 09:00
Replica alle 22:35

Antonio Calderara è considerato, fin dalla metà dello scorso secolo, tra i più importanti artisti italiani dell’arte contemporanea. Autodidatta e poco incline alle regole imposte dalla società dell’epoca, ha vissuto la sua vita spinto dalla curiosità di conoscere tutto ciò che lo circondava, a partire dalle proprie emozioni che lo legavano agli affetti familiari. Nel corso della vita è stato anche un attento collezionista di opere d’arte, oggi presenti all’interno della “Collezione Antonio e Carmela Calderara” custodita e aperta al pubblico nella sua casa museo nella piccola frazione Vaciago, nel comune di Ameno, sulle colline del lago d’Orta.

Il documentario di Matteo Severgnini dipinge, attraverso le parole del nipote Giuseppe Alemani e da altri che hanno conosciuto personalmente l’artista, l’uomo Calderara e il suo lato umano che ha determinato tutte le fasi della sua ricerca pittorica, attraverso anche i periodi difficoltosi e luttuosi della sua vita.

Letture a cura di Mario Cei.

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