Laser

"Bruciata con l'acido: l'aggressione più vile"

di Elisabetta Jankovic

  • 11 novembre 2016, 10:00
"Bruciata con l'acido: l'aggressione più vile"

Sajda Ansar

  • Keystone

LASER
Venerdì 11 novembre 2016 alle 09:00
Replica alle 22:35

L'Otto settembre a sfilare per la Fashion Week di New York, insieme alle modelle più belle e pagate del mondo, c'era anche Reshma Qureshi, una giovane ragazza indiana, nata in un piccolo villaggio dell'Uttar Pradesh, in India.

Due anni fa, quando Reshma aveva solo 17 anni, suo cognato le aveva gettato dell'acido in faccia: voleva colpire la sorella, che lo aveva lasciato.

Reshma non è un caso isolato: secondo l'Acid Survivors Trust International è solo una delle tante vittime, per la maggior parte donne. Ufficialmente sono più di 1500 ogni anno, ma è un conto al ribasso, dal momento che spesso gli aggressori non vengono denunciati.

“Laser” oggi vi racconta il calvario, fisico e psicologico, di chi viene colpito con il vetriolo e il lavoro di chi cerca di contrastare tali crimini e aiutare le vittime.

Ai nostri microfoni: Alessandra Ferri, psicologa che per anni ha lavorato in Bangladesh; Sital Kalantry, avvocato dell'Avon Global Center for woman and Justice di New York; Vincenzo Rapisarda, direttore Responsabile del Centro Grandi Ustionati dell'Ospedale di Niguarda di Milano; Carlo Tremolada, chirurgo plastico che ha sviluppato un nuovo sistema rigenerativo delle cellule.

Infine la testimonianza di Khadim, un ragazzo del Senegal sfregiato con l'acido, che grazie alla Fondazione Almaust, sta ricevendo le cure indispensabili per recuperare il più possibile il suo volto.

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