“Le pandemie come quella da Covid-19 sono prevedibili e possono essere considerate il risultato del modo in cui la popolazione umana si procura e produce cibo, commercia e consuma animali e infine altera l'ambiente circostante”: sono le Nazioni unite a dirlo in uno studio pubblicato nel luglio 2020, studio che inserisce l'allevamento intensivo fra i fattori di rischio che provocano l'insorgenza di pandemie. Il salto di specie effettuato da microrganismi patogeni aumenta perché le attività umane legate alla produzione agroalimentare sono sempre più insostenibili. E allora diventa fondamentale capire e sapere come funziona l'industria alimentare, anche grazie alle inchieste condotte su filiere del cibo e sulla grande distribuzione. Fra questi giornalisti c'è Stefano Liberti, convinto che la rivoluzione possa cominciare dal carrello della spesa.
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