La Sanità, vista dal ponte omonimo su via Santa Teresa degli Scalzi
Laser

Il prete del quartiere Sanità

di Guido Piccoli

  • Wikipedia
  • 26.4.2019
  • 25 min
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  • Scienze umane e sociali

Il quartiere Sanità è stato sempre ritenuto la Napoli peggiore. Dai tempi di Gioacchino Murat che, agli inizi del 19.mo secolo, l’emarginò costruendogli sopra una strada e un lungo ponte, fino ad oggi a causa del radicamento di vari gruppi camorristici. Persino il grande Totò, che qui nacque, quasi se ne vergognava e lo rimosse. Per scuoterlo e animarlo c’è voluto un uomo energico, coraggioso e autorevole, arrivato alla Sanità come parroco nel 2001. Da allora don Antonio Loffredo ha scommesso sulle due indubbie ricchezze del quartiere. Quella architettonica e artistica, fatta di luoghi, chiese e palazzi tanto antichi e meravigliosi quanto colpevolmente abbandonati. E quella giovanile, rappresentata dai ragazzi del quartiere alla ricerca di un futuro, che non fosse soltanto emarginazione, voglia di andarsene e mancanza di tutto, a cominciare dal lavoro. A oggi una scommessa ampiamente vinta. Nel “Laser” a cura di Guido Piccoli si ricordano le straordinarie bellezze riscoperte, a cominciare dalle catacombe di San Gaudioso e San Gennaro, così come le varie attività organizzate, che vanno dai doposcuola alle attività musicali e teatrali. Ne parlano lo stesso don Antonio Loffredo, diversi suoi giovani operatori e il presidente della circoscrizione, Ivo Poggiani, diventato il migliore alleato del parroco della “svolta”.

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