La spiritualità della montagna
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La spiritualità della montagna

di Sonja Riva

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  • 28.5.2020
  • 24 min
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  • Scienze umane e sociali

Nella tradizione di tutte le culture, la montagna è la sede dell’incontro tra il divino e l’umano, tra il terreno e il celeste. Esprime stabilità e immutabilità, ma anche purezza e nel suo essere centro e asse del mondo, rappresenta il luogo dell’incontro con il mistero divino. La montagna è simbolo del trascendente e già nell’antichità, dimora degli dei e termine dell’ascensione umana. E molto è successo sulle cime delle montagne, da Mosè che riceve sul monte Sinai le tavole della legge, ai sacrifici degli imperatori cinesi, fino a Dante che situa il Paradiso terrestre sulle cime della montagna del Purgatorio. Le montagne sono un mondo nascosto dove risiede il sacro. E tutti i paesi, tutti i popoli e la maggior parte delle città, hanno la loro montagna sacra. E la montagna rappresenta un’ascensione spirituale e una conoscenza del sé che conduce alla conoscenza suprema.

Ne parliamo con Haim Baharier, studioso di ermeneutica ed esegesi biblica e scrittore, Lidia Maggi pastora della chiesa battista e teologa e Svamini Hamsananda Giri, monaca induista

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