Aimée
Laser

Mi chiamo Aimée, e amo la vita!

di Michela Daghini

  • © Aimée /RSI
  • 27.12.2019
  • 27 min
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  • Scienze umane e sociali

I capelli cortissimi biondi, gli occhi azzurri a mandorla, e un abbigliamento sempre molto ricercato e luminoso, con grande attenzione ai colori. La vita di Aimée è fatta di grandi battaglie e conquiste quotidiane, ma la sindrome di Down, più propriamente trisomia 21, non le hanno impedito di affrontarla con incontenibile entusiasmo, impegnandosi per raggiungere gli obiettivi desiderati. Lei ha scelto il pianoforte, lei ha voluto la Scuola Steiner di Origlio e ha deciso di ottenere il diploma di Massaggiatrice Benessere e Salute, specializzandosi anche in cultura e massaggio Hawaiano, ma anche in massaggio sportivo e riflessologia che pratica nel suo piccolo studio privato nel cuore di Lugano. Il suo ultimo più recente impegno è stato quello nella Lingua dei Segni presso la Federazione Svizzera dei Sordi, dove ha ottenuto un attestato molto speciale, frequentando un percorso pratico per l’accoglienza di pazienti sordi, redigendo anche un formulario di anamnesi in lingua scritta traducendo dalla lingua dei segni. È nata con un difetto grave di palatoschisi - labbro leporino - che l’ha obbligata a sette interventi alla bocca, impedendole di parlare fino all’età di sette anni e rendendo ancora oggi più difficile la meccanica del suo parlato. Tutto questo però non ha limitato la sua gioia di vivere, anche se ben cosciente dell’isolamento nell’esperienza quotidiana da parte di chi si ferma al pregiudizio. Ha un suo appartamento in centro e si muove sola per la città, adoperandosi a fare tutto in modo autonomo. Tra le passioni coltiva il pianoforte ed il nuoto, al quale si aggiunge il Tango Argentino. L’abbiamo seguita in alcuni momenti della sua ricca giornata, tra lavoro, affetti e passioni.

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