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Regina Aquarum

Un audio documentario di Elisabetta Raineri e Giada Valdannini

  • 23 marzo 2018, 10:00
iStock-Orizzonte urbano, Città, Tramonto, Luogo d'interesse, Paesaggio urbano
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LASER
Venerdì 23 marzo 2018 alle 09:00
Replica alle 22:35

Montaggio: Andrea La Mura - Take This Mood

"Regina aquarum" è l’epiteto che si è guadagnata Roma nei secoli grazie al rapporto unico che ha creato con l’acqua e con gli oltre undici acquedotti che, a partire dal lontano 312 a.C. hanno rifornito le fontane e gli abitanti della Città Eterna. Un rapporto unico oggi in crisi per via della siccità, di estati troppo calde e di una rete idrica che non viene più aggiornata come al tempo degli antichi romani. Il risultato? La chiusura, nei mesi estivi, di centinaia di “nasoni” - le caratteristiche fontanelle romane - e l’ipotesi di un razionamento dell’acqua potabile. Incredibilmente però, come in una fiaba contemporanea, mentre gli acquedotti sembrano funzionare sempre meno, l’acqua a Roma è tornata protagonista: in un cantiere abbondonato di un ex centro commerciale si è sprigionato infatti il primo e unico lago naturale della città. Si tratta di acqua sorgiva che ha creato un bacino di oltre 10mila metri quadrati – nove metri di profondità - con oltre 180 specie di piante, 50 di uccelli, molti dei quali protetti a livello europeo. Tra essi, il martin pescatore, il cormorano, il germano reale e il gheppio. Un lago che è stato al centro di aspre battaglie legali e sociali - per poterlo rendere pubblico e disponibile alla cittadinanza. Oggi è un luogo di socialità, finalmente accessibile a tutti.

"Regina aquarum" racconta appunto “il cammino dell’acqua” a Roma – tra passato e presente: dai fasti della Roma imperiale ai problemi della rete idrica di oggi, fino a quelli politici per la sua gestione, passando anche per le lotte sociali che hanno portato alla scoperta del “nuovo lago”. Un racconto dinamico a più voci col contributo di Michele Concas, tra i fondatori dell’Associazione “Roma sotterranea”, esperto della storia idrica della città; Roberto Scacchi, presidente Legambiente Lazio, con cui abbiamo parlato della gestione delle acque nella Capitale e Luca Mascini, voce degli assalti Frontali, il gruppo romano che per primo si è battuto per l’apertura al pubblico del Lago.

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