Russofobia e diffidenza

LASER
Lunedì 23 gennaio 2017 alle 09:00
Replica alle 22:35

Già nel 1939 Churchill affermava: «La Russia è un rebus avvolto in un mistero che sta dentro un enigma». Ma l’Occidente ha mai provato davvero a risolvere questo rompicapo? È l’oggetto osservato a essere imperscrutabile, o sono forse gli occhi dell’osservatore a essere offuscati? Da questa affermazione e per rispondere a questi interrogativi prende l’avvio il volume “Russofobia. Mille anni di diffidenza” del giornalista, storico e politico ginevrino Guy Mettan, esperto di geopolitica della Russia, pubblicato in italiano da Sandro Teti Editore, nella collana “Historos”, diretta da Luciano Canfora, con introduzione di Franco Cardini.

In trasmissione Mettan, partendo da Carlo Magno e arrivando alla recente crisi ucraina, ricostruisce e sintetizza le linee di forza religiose, geopolitiche e ideologiche di cui si nutre la russofobia europea e americana. E mette in luce le debolezze del pregiudizio «che ancora oggi porta l’Occidente a odiare l’orso russo e a temere il suo presunto imperialismo». E conclude: «Oggi il mistero russo non esiste più, poiché le informazioni sono disponibili, per tutti coloro che vogliano decifrarle». Quindi nel potere delle domande e nel senso critico risiede – secondo Guy Mettan – la soluzione dell’enigma: «La Russia non dev’essere per l’Occidente un’estraneità da combattere, ma un’alterità da conoscere, anche per una nuova e più consapevole definizione della propria identità».

Libri presenti nel catalogo del Sistema bibliotecario ticinese (Sbt)

Mettan, Guy. Russofobia : mille anni di diffidenza. Teti, 2016

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