Sembrano due parole che si fanno la guerra. Una scaccia l’altra. Siamo stanchi perché qualcosa abbiamo fatto, lavoro o divertimento (ce ne sono di faticosissimi). Se siamo pigri non ci alziamo dal divano, e quindi non c’è motivo per essere stanchi.

Durante il Covid 19 abbiamo imparato che non far nulla - non uscire, non vedere gli amici, non fare i fine settimana fuori casa - un certo sforzo lo richiede. Mentale, almeno. Finita l’emergenza, vogliamo tornare alla vita di prima. Forse non a tutta la vita di prima: certi affanni e certe frenesie, lavorative o di svago, forse si potrebbero ripensare.

Ne parliamo con Andrea Gessner, direttore editoriale di Nottetempo: ha appena pubblicato “La società della stanchezza”, del filosofo coreano - ma insegna a Berlino - Byung-Chul Han. E con Gianfranco Marrone, che per Raffaello Cortina editore ha raccontato “La fatica di essere pigri”.

Libri presenti nel catalogo del Sistema bibliotecario ticinese (Sbt)

Han, Byung-Chul. La società della stanchezza. Nottetempo, 2020

Marrone, Gianfranco. La fatica di essere pigri. Cortina, 2020

Altri testi di Byung-Chul Han in Sbt

Altri testi di Gianfranco Marrone in Sbt