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Aratri, pastorizia e gender gap

di Marialuisa Parodi

  • 1 November 2018, 12:20
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Giovedì 1. novembre 2018 alle 12:20

Spesso diciamo che le disparità di genere hanno radici culturali.

Ma perché la cultura ha agito in una direzione piuttosto che un’altra? Perché alcune società si sono organizzate in forme matriarcali (come Margaret Mead spiegava già negli anni’30 in “Sesso e temperamento”) e altre hanno scelto il patriarcato?

Oggi gli studi di genere sono oggetto di interesse anche delle economiste, non solo delle antropologhe, e una risposta interessante l’ha fornita Paola Giuliano dell’Università della California, in occasione dell’evento “Gender Equality”, mattinata di studio offerta lunedì scorso dall’Università Bocconi.

Giuliano ha individuato una forte correlazione positiva fra gender gap e modello produttivo della società contadina di origine. Sintetizzando, le società in cui la forza fisica è stata per secoli necessaria in agricoltura, perché le caratteristiche del suolo occupato rendevano necessario il ricorso all’aratro, sono le stesse che, ancora oggi, mostrano minore partecipazione femminile al mercato del lavoro e scarsa presenza di donne in economia e politica.

Un’altra giovane economista, Anke Beker, autrice di uno dei due paper premiati lunedì, ha indagato invece le culture originariamente dedite alla pastorizia. Qui non si trattava di forza maschile dominante, bensì dell’assenza dell’uomo per lunghi periodi, con relativa necessità di intervenire rispetto ai rischi di incertezza della prole. I risultati sono simili, anche se queste società sono state più confrontate con gli aspetti del controllo del corpo e della sfera della sessualità femminili. Anche in questo caso, il condizionamento culturale si è protratto ben oltre l’evoluzione del modello economico – produttivo originario.

Dagli studi emergono due osservazioni interessanti. Intanto, da notare che l’uno o l’altro modello hanno interessato gran parte dei Paesi, ad eccezione di quelli del Nord Europa, che, guarda caso, non hanno problemi di gender gap.

E poi, come l’organizzazione socio-economica influisca sui comportamenti di uomini e donne in modo pervasivo: le donne confrontate con l’ambiente patriarcale hanno sviluppato un forte atteggiamento altruistico verso il marito contrapposto ad una minore attenzione verso la comunità e il proprio legame familiare di origine.

Con questa chiave interpretativa si può persino provare a leggere alcuni eventi recenti, altrimenti inspiegabili: il sostegno di molte donne Repubblicane rispetto alla nomina del controverso giudice Kavanaugh e quello delle elettrici brasiliane per il neo eletto Bolsonaro, entrambi personaggi apertamente misogini e contrari ai diritti delle donne.

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