Nel doppio voto dei francesi nelle elezioni presidenziali, con la riconferma, solo in parte scontata, di Emmanuel Macron, in primo piano sono stati giustamente posti gli elementi politici e ideologici. La sfida si è imperniata sul confronto tra l’europeismo pragmatico del presidente uscente e il nazionalismo sovranista di Marine Le Pen. L’emergenza di questi giorni, peraltro, con le drammatiche conseguenze dell’aggressione russa all’Ucraina, non poteva che far risaltare la differente visione dei due protagonisti e la scelta degli elettori ha premiato la continuità rispetto ai rischi di una svolta che avrebbe provocato forti e soprattutto imprevedibili contraccolpi.