Plusvalore

Gli effetti collaterali delle misure d’accompagnamento

di Marco Salvi

  • 22 May 2017, 12:20
Gli effetti collaterali delle misure d’accompagnamento
  • iStock

Plusvalore
Lunedì 22 maggio 2017 alle 12:20

L’accordo sulla libera circolazione delle persone con l’Unione Europea e le cosiddette misure di accompagnamento sono due aspetti fondamentali della regolamentazione del mercato del lavoro in Svizzera. Ma mentre le conseguenze economiche del primo sono state ben studiate dagli economisti, sulle seconde rimangono molte zone d’ombra.

Diversi studi indipendenti, tra i quali spiccano quelli del Centro di Ricerche Congiunturali del Politecnico di Zurigo, hanno mostrato che la libera circolazione ha portato a una maggiore immigrazione di persone altamente qualificate, con competenze complementari a quelle della manodopera indigena. Gli effetti sulle prospettive occupazionali degli Svizzeri e delle Svizzere sono stati in gran parte positivi, come pure l’evoluzione dei salari. Secondo le stime, a beneficiare maggiormente della libera circolazione sono stati i residenti meno qualificati. Inoltre, grazie alla libera circolazione, parecchie imprese hanno rilocalizzato la produzione dall’estero nel nostro paese. Senza gli accordi bilaterali migliaia di posti ben retribuiti avrebbero da tempo lasciato la Svizzera.

Le misure d’accompagnamento invece, tra le quali spicca l’introduzione facilitata di salari minimi settoriali, non sono state valutate in modo sistematico. A prima vista però, queste misure hanno un effetto economico incerto. L’obiettivo, lodevole, è quello di proteggere i residenti dall’apertura del mercato del lavoro. Il sistema dei salari minimi introdotto con le misure d’accompagnamento protegge però solo gli «insiders», ovvero chi già ha un posto di lavoro. Per chi invece accede alla vita professionale o cambia settore d’attività, i salari minimi possono agire come un freno all’impiego. Inoltre, rincarando il costo del lavoro poco qualificato ne favoriscono l’automazione o la delocalizzazione. Così c’è da chiedersi se l’elevato tasso di disoccupazione giovanile in Ticino (un cantone che più di altri ha fatto ricorso ai salari minimi) non sia appunto un effetto collaterale negativo di tali misure.

Dalla loro introduzione nel 2004, le misure d’accompagnamento sono state inasprite ben sette volte. Prima di rafforzarle ulteriormente, sarebbe giunto il momento di valutarle in modo più approfondito, e meno politico.

Ti potrebbe interessare