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Jukebox 900

Paolo Prato: i produttori del rock, dagli anni ‘50 agli anni ’80

prima parte, di Claudio Farinone

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  • 19.9.2021
  • 54 min
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  • Musica

Con l’avvento del nastro magnetico e della sovraincisione del suono su più piste lo studio di registrazione diventa il motore di un cambiamento epocale nella musica. Al timone di questa macchina c’è il produttore, figura eclettica che spesso svolge il ruolo anche di manager, talent scout, compositore, arrangiatore ed esecutore. Dalla scelta di artista e repertorio – il cosiddetto A&R man – per la casa discografica “vecchio stampo”, con l’avvento delle nuove tecnologie e l’affermarsi di nuovi generi come il rock‘n‘roll, il produttore si reinventa personalizzando il sound dei propri artisti fino a creare un vero e proprio “marchio di fabbrica”. Con lui lo studio di registrazione non è più un luogo utilizzato solo per incidere canzoni ma diviene uno strumento creativo. E questo farà di alcuni storici produttori delle star al pari dei loro pupilli.

Il ciclo di due puntate, assieme al musicologo Paolo Prato, si concentra sull’attività dei principali produttori del rock e del pop in un arco di tempo che va dagli anni Cinquanta ai primi anni Ottanta, mettendo in luce le innovazioni musicali, i vari sound che si sono affermati, la metodologia di lavoro e l’eredità lasciata.

Nella prima puntata sfileranno Sam Philips, lo scopritore di Elvis; Jerry Leiber & Mike Stoller, i primi produttori free-lance; Phil Spector, il “magnate degli adolescenti” come lo definì lo scrittore Tom Wolfe; George Shadow Morton, l’inventore del girl group sound; Joe Meek, lo “Spector britannico”; George Martin, l’eminenza grigia dietro i Beatles; Berry Gordy, il primo produttore/imprenditore afroamericano.

La seconda puntata avrà come protagonisti Joe Boyd e il folk psichedelico; Quincy Jones, dal jazz a “Thriller”, il disco più venduto di sempre; Malcolm McLaren, l’inventore del punk; Trevor Horn, il produttore intellettuale della New Wave britannica; Giorgio Moroder e l’elettronica ipnotica; Nile Rodgers e il New York sound degli anni Ottanta; Gary Katz, tra lounge sofisticato e fusion.

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