QUILISMA
Domenica 1. ottobre 2017 alle 10:00
Dufay, cattedrali in musica
Quilisma 01.10.2017, 12:00
La prima metà del Quattrocento è lo scenario temporale entro il quale alcune consolidate formule musicali trovano un nuovo modo di essere. Tra queste il Mottetto isoritmico che con il suo tenor, il contratenor e le due voci superiori delineate secondo un piano rigidamente matematico, si muoveva in una sorta di circolo chiuso che bisognava rompere se si volevano difendere i diritti della spontanea ispirazione. Tra i musicisti che ne ebbero coscienza certamente vi fu Guillaume Dufay, che dimostrò come mantenendosi fedele a formule consolidate fosse possibile riservarsi la piena libertà di ricorrere a qualunque mezzo potesse contribuire a un migliore sviluppo o a una più raffinata ornamentazione del Mottetto. Dufay utilizza quindi la tecnica - già fatta propria dagli inglesi - di arricchire il canto gregoriano, solitamente riservato alla voce soprana, con ricami e fioriture che l'abbelliscono senza annullare le qualità melodiche essenziali.