Quilisma

Musica e liturgia in San Marco

di Giovanni Conti

  • 30 settembre 2018, 12:00
  • Musica
Musica e liturgia in San Marco
  • Cantardi Petre

QUILISMA
Domenica 30 settembre 2018 alle 10:00

Venezia fu tra le più importanti capitali musicali del Seicento. La sua particolare posizione geopolitica, la continua serie di scambi con le varie culture europee e mediterranee, ha reso la Cappella di San Marco un punto di riferimento universalmente riconosciuto per un lungo lasso di tempo, il che contribuì indiscutibilmente a rendere la Serenissima una delle capitali mondiali della musica. Dalla seconda metà del ‘500 fino a buona parte del ‘700 Venezia fu una capitale della musica se non “la Capitale”.

Illustri maestri come Claudio Monteverdi, Giovanni Gabrieli, Alessandro Grandi, Giovanni Picchi, Giovanni Croce, Giovanni Rovetta e molti altri furono impiegati presso la Basilica di San Marco nelle vesti di organisti, cantori, direttori di coro o musicisti, contribuendo a dare un’impronta di vera eccellenza per tutto il secolo a questo luogo. Alla Scuola Veneziana si devono più di una importante innovazione musicale. Tra le più notevoli vi è certamente l’approfondimento della policoralità che sfociò nei famosi cori spezzati, in seguito accompagnati e sostenuti dal basso seguente, poi basso continuo per l’organo, che ritroviamo nelle composizioni di Bassano, Gabrieli, Croce e Grandi in questo programma. L’organico di tali composizioni era alla base pensato per cantanti accompagnati dall’organo, ma era prassi comune sostenere e arricchire il contrappunto vocale con strumenti a fiato o ad arco, alle volte addirittura sostituendo le voci con gli strumenti.

Voci e strumenti coesistono in maniera paritaria nel Seicento: il repertorio strumentale si evolve emancipandosi completamente da quello vocale, sfociando in un vero

florilegio di generi. Protagonista della puntata l’ensemble svizzero Concerto Scirocco.

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