Quilisma

Spiritualità e medioevo

di Giovanni Conti

  • 9 July 2017, 10:00
A. Colantonio, San Francesco consegna la regola a S.Antonio e a S.Chiara e ai suoi seguaci , (metà del XV sec.)

A. Colantonio, San Francesco consegna la regola a S.Antonio e a S.Chiara e ai suoi seguaci , (metà del XV sec.)

QUILISMA
Cultura e suoni dal Medioevo e dal Rinascimento
Domenica 09 luglio 2017 alle 10:00

Replica del 14 dicembre 2014

Spiritualità e medioevo

Quilisma 15.12.2014, 11:00

Per molto tempo si è pensato che i confini della spiritualità medioevale coincidessero con quelli del mondo monastico e del suo atteggiamento di fuga dal mondo. Ma si tratta di un luogo comune e unilaterale tuttora persistente. I contenuti e le caratteristiche fondamentali dell’esperienza religiosa in Occidente dall’VIII al XIII secolo non necessitano di essere ricostruiti a partire da teorie, dottrine e scritti dei grandi maestri dell’epoca, ma piuttosto si devono prendere in esame stili di vita, disposizioni del vissuto e movimenti sociali, delineando così un Medioevo della spiritualità molto concreto e composito. In questa prospettiva, i protagonisti spiritualità medievale non sono tanto i monaci e i chierici, quanto i laici, il popolo, gli incolti con le loro peculiari forme di espressione religiosa: devozione, celebrazioni liturgiche, osservanza dei precetti, sacre rappresentazioni, iconografia, pellegrinaggi, culto delle reliquie ecc. Ne emerge, scandito nei suoi diversi stadi di sviluppo, il grande processo storico che porta la cristianità occidentale dalle forme ritualistiche e dalla rigida precettistica dell’età carolingia fino al nuovo orizzonte spirituale del XIII secolo, quando si afferma una religiosità più sensibile ai valori interiori e rinasce, con san Francesco, l’ideale di vita evangelica.

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