Nell’Ottocento gli illustri viaggiatori che valicavano le alpi da nord si stupivano di come da qualsiasi punto del Ticino fosse possibile scorgere uno o più campanili.

Una presenza capillare particolarmente significativa soprattutto per le testimonianze medioevali che attesta come una regione che ha vissuto nei secoli intense svolte sul piano politico, militare e storico, abbia mantenuto e rafforzato la propria identità sulla concretezza della pietra e del millenario legame con la diocesi di Milano e di Como.

Dall’antichissimo battistero di Riva San Vitale, passando per un Rinascimento ricco di opere importanti sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, fino al presente con la chiesa di Mogno di Mario Botta o con la Chiesa della trasfigurazione a Breganzona, i monumenti religiosi costituiscono un nocciolo importante del patrimonio artistico cantonale.

Un volume appena uscito da Skira propone ora di rivisitare questi luoghi attraverso una serie di itinerari d’arte. Ne sono autori lo storico e divulgatore d’arte Stefano Zuffi e Salvatore Maria Fares, che per lunghi anni si è occupato di arti visive ai microfoni della RSI. Sono ospiti di “Voci dipinte” di questa settimana.