Se dirigere un’orchestra è un lavoro impegnativo e decisamente a tempo pieno, perché tanti Maestri suonano ancora il loro strumento? Simon Rattle, Lahav Shani, Antonio Pappano, Yannick Nézet-Séguin, Myung-Whun Chung, Daniel Barenboim (e la lista è molto più lunga) non riescono a resistere alla tentazione, e tornano al solismo o all’accompagnamento, spesso con esiti problematici: come valutare questo atteggiamento? Il pubblico ha veramente bisogno di esecuzioni che, talvolta, lasciano stupiti per superficialità, o addirittura per sfrontatezza?
Giovanni Conti e Giuseppe Clericetti ne parlano con i critici Andrea Ottonello e Nicola Cattò.
Scopri la serie