Oboista insigne, Leleux racconta a Paolo Borgonovo di come è nata, quasi per caso, la sua passione prima per l’oboe, poi per la direzione d’orchestra; del fecondo e fortunato incontro con i musicisti dell’OSI nel gennaio 2020, poi ritrovati il 29 ottobre scorso; del suo amore tanto per Mozart, quanto per la musica contemporanea.
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