Claudio Arrau (wikipedia.org / Foto: Allan Warren)

Claudio Arrau

"Il mio ideale è sempre stato quello di non diventare uno specialista"

Fra i grandi pianisti che negli anni passati si sono esibiti nella nostra regione si incontra anche il nome di Claudio Arrau. Probabilmente il pianista cileno venne a Lugano già negli anni ’30 perché il suo passaggio è documentato da un ritratto che gli fece lo scultore Mario Bernasconi al tempo in cui lavorava nell’atelier di Villa Beausite a Montarina. L’incontro dello scultore con Arrau fu propiziato da Vinicio Salati, vivacissima personalità del mondo culturale luganese di allora. Quasi tutti i concerti dati da Claudio Arrau in Ticino sono stati registrati dalla RSI. Negli archivi esistono le incisioni dei recital del 1959 e del 1971 in cartellone alle Settimane Musicali di Ascona e di quello del 1963 registrato nell’ambito dei Concerti di Lugano. Ad Ascona ritornò nel 1980 e nel 1987 l’ottantaquattrenne pianista interpretò il Quinto Concerto di Beethoven con l’OSI.
Pianista in grado di eseguire un repertorio eccezionalmente vasto, Arrau ha dominato la scena internazionale come pochi altri concertisti della sua generazione. E’ riuscito a dare centoquaranta concerti all’anno e fino alla vigilia della sua scomparsa non ha abbandonato l’attività che l’ha visto debuttare a cinque anni nella sua città natale di Chillàn.
Due brevi interviste, realizzate da Victor Tognola nel 1959 e da Dario Müller nel 1987, precedono l’ascolto integrale del Quinto Concerto di Beethoven registrato alle Settimane Musicali di Ascona nel 1987 con l’Orchestra della Svizzera italiana diretta da Marc Andreae.
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