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Abbuffata natalizia

Personaggi e regali tipici della tavolata di Natale

  • 25 December 2017, 15:45
Natale

Lo zio giügaton

Lo zio giocherellone è quasi sempre presente: fa burle e scherza con tutti.
Ai più piccoli fa il gioco del dito che si stacca, ai giovani della famiglia tira dei coppinazzi fastidiosissimi in continuazione, e ai coetanei propone indovinelli tipo “te se cosa l’è la diferenza tra una dòna e un lego?” “No” “alura continua a giügaa” e ride in maniera esagerata.

La nonna del Sud

Si alza alle 4 di mattina per preparare cibo che basterebbe a sfamare una squadra di operai dell’alptransit. Durante il pranzo non la vedrete mai seduta al tavolo: fa avanti e indietro dalla cucina a 300 all’ora, causando movimenti tellurici percepibili in Alaska.

La nonna rustichella

La nonna delle nostre valli, che cucina per un esercito basandosi sui vecchi ricettari di "Cosa bolle in pentola", perché “la Franca Canevascini la faseva i ricett dai nòs vecc”. La nonna rustichella inizia a lavare piatti e posate ancor prima che finisca l’antipasto.

L’adolescente in hangover

Reduce dal pesante aperitivo della vigilia, nonostante la tavola imbandita di leccornie si limita a bere acqua raccontando che forse ha un po’ d’influenza. In realtà in parenti si guardano imbarazzati, consapevoli di avere un nipote che mantiene la tradizione di famiglia.

Il bambino impaziente

Il bambino che non sta fermo un attimo, inizialmente fa il timido, ma poi prende confidenza, passando il tempo del pranzo a mostrare i regali ai commensali e smollare calci sulle ginocchia per attirare l'attenzione!

Il regalo poi

Colui che si presenta senza doni dichiarando che non ha fatto a tempo ad acquistarli per i motivi più disperati: ritardi delle spedizioni, chiusure impreviste dei negozi, pannes all’auto dovute ai roditori che righignano i cavi. Oppure la mette via con una battuta: “som nai fin a Rovaniemi e l’era seraa”.

Il casinista

Arriva claxonando, noncurante dell’abituale ritardo di mezz’ora, entra in casa salutando tutti con un vocione alla Christian Testoni, si atteggia a protagonista finchè tutti in coro gli urlano "Dagan na fèta!!"

La famiglia cosplayer

Tutti i membri della famiglia indossano i tipici maglioni natalizi, ed il capo famiglia si veste da Babbo Natale, creando un ambiente da Comic-Con lappone.

L’anticonformista

Si reca al pranzo per inerzia, non ama la magia del Natale e non fa i regali perché “è una festa che celebra il consumismo”.

La famiglia bisca

La famiglia bisca si affretta a mangiare per passare al più presto ai giochi di società. Nelle manifestazioni più acute si organizzano partite a poker che Las Vegas levati veloce.

Nonna calze o pigiama

Le nonne, a volte anche le mamme, hanno il terrore che dormiamo nudi in un freezer: non si spiega altrimenti la scelta di regalare ogni anno un paio di calze ed a intervalli di 4 anni, come le Olimpiadi, un pigiama.

La stella di Natale

Che non è un fiore ma una normalissima pianta con ogni tanto delle foglie rosse, particolarità: cresce solo quando la temperatura scende sotto i 5 C. Bella l’intuizione di chi le ha dato il nome, grazie a lui questa pianta rappresenta il core business dei Babbi Natali ticinesi.

Il San Nicolao in differita

Il sacchetto di mandarini e spagnolette, contiene anche delle strane caramelle qua e là ma hanno colori che per guardarle devi mettere gli occhiali. Regalo classico ma palesemente riciclato.

Il Lego

Il Lego rimane tra i doni più gettonati per i giovani. La frase “eh dai, per non regalarti il solito videogioco” scatena internamente le ire del giovane, videogamers incallito.

Il libro

Solitamente il libro lo riceve in dono chi non legge, e chi lo regala dice pure “eh dai almeno inizi un po’ a leggere”. Chi lo riceve sa che non lo leggerà mai, ma dovrà andare a leggersi un sunto sul web per evitare situazioni d’imbarazzo nei mesi successivi: “t’è pö lengiü al libar?” “Si sì, m’è piasü quand che al rumeu al s’è spusaa cun la giüliéta”.

Il libro di cucina

Se lo si regala a chi già sa cucinare vabbè, ma divertente è se lo si regala a qualcuno che non sa cucinare: il libro verrà riposto sul microonde, che rimarrà sempre l’unico mezzo per cucinare squisite specialità liofilizzate.

Tavernello

Regalo tipico del braccino, colui che non vuole spendere e quindi punta tutto su “è il pensiero che conta”.

La vignetta

La vignetta autostradale è tra i doni più gettonati degli ultimi anni, è anche uno dei più facili! “Almeno ti regalo qualcosa che ti serve”. Si narra di persone che a Santo Stefano si ritrovano con sette vignette autostradali ed una sola auto!

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