Venezia nella morsa dell’acqua. È bastata una notte di piogge intense per inondare quasi completamente la città, ora ricoperta d’acqua nella misura dell’80% della sua superficie. Il livello più alto è stato raggiunto nella notte del 13 novembre, quando l’acqua ha toccato i 187 centimetri. Per il premier italiano Giuseppe Conte si tratta di un dramma. E lo è di certo per gli abitanti della Serenissima che hanno visto i piani terra delle loro abitazioni completamente invasi d’acqua. Ma lo è anche per il patrimonio artistico di Venezia, basti pensare – ed è solo uno dei tanti esempi - alla basilica di San Marco, che si ritrova ora con la cripta completamente allagata e dove si è temuto per la tenuta di questa antica struttura. Immagini che ricordano la terribile alluvione del 1966 e che riaccendono le polemiche sull’utilità delle barriere protettive del Mose. Tutto questo mentre le previsioni del tempo annunciano ulteriori precipitazioni, anche sulle montagne del Nord Italia.
Per discuterne a Modem intervengono:
Ing. Maurizio Ferla, Responsabile del servizio Laguna di Venezia, ISPRA (Istituto per la protezione ambientale)
Luigi D’Alpaos, prof. emerito d’ingegneria idraulica all’Università di Padova
Giulio Ernesti, urbanista, docente di teoria dell'urbanistica e politiche pubbliche del territorio all'Università IUAV Venezia
Anna Pianezzola, giornalista Rete 2, storica dell’arte
Con la testimonianza registrata di una libraia veneziana, Diana, che si ritrova il suo negozio completamente allagato
Testimonianza di Diana, libraia a Venezia.MP3
Rete Uno 13.11.2019, 17:31
Modem su Rete Uno alle 8.20, in replica su Rete Due alle 19.25. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay
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