Le frontiere e la loro storia
Modem

Disobbedienza civile

Il caso Bosia Mirra e simili: si può violare la legge per ragioni umanitarie?

  • Keystone
  • 21.4.2017
  • 34 min
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  • SCIENZE UMANE E SOCIALI

Ci sono cose che si possono fare, ci sono cose che non si possono fare. A stabilire il confine tra ciò che è lecito e ciò che non lo è, in uno società democratica e in uno Stato di diritto come il nostro, è la legge. Ma le leggi, la norma, bastano sempre a delimitare ciò che è bene e ciò che è male? Oppure la legge, la norma, si possono infrangere per ragioni più alte. Se la risposta è sì, c’è un modo miglior di un altro per farlo? E ancora: chi può eventualmente decidere in nome di chi o che cosa una legge può essere infranta?

Questi gli interrogativi di fondo che vogliamo cercare di affrontare in questa puntata. Il caso da cui vogliamo partire è quello di Lisa Bosia Mirra, gran consigliera socialista, fermata l’estate scorsa dalle guardie di confine per aver collaborato all’entrata illegale in Svizzera di cittadini stranieri sprovvisti di necessari documenti. Qualche giorno fa la decisione della magistratura ticinese: colpevole per aver ripetutamente incitato all’entrata e al soggiorno illegale in violazione della legge federale sugli stranieri. Contro il decreto d’accusa c’è stata opposizione per cui il caso andrà in Pretura penale.

Modem non entra nel merito di un procedimento in corso, ma vuole contestualizzare la vicenda a partire da un reportage di Cinzia Rigamonti su “Collectif R”, nel Canton Vaud.

Sentiremo poi una serie di pareri in diretta e registrati di:

  • Andrea Caroni, Consigliere agli Stati, avvocato, docente all’Università di San Gallo;

  • Dick Marty, ex Procuratore pubblico;

  • Franco Zambelloni, filosofo.

Replica su Rete Due alle 19.30

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