Tra i primi paesi ad aver introdotto la radio digitale DAB a metà anni Novanta, la Norvegia è la prima al mondo a spegnere definitivamente le frequenze analogiche della radio. Addio alle FM, le onde che per decenni ci hanno accompagnato sulle autoradio ed entrate nelle nostre case. Uno spegnimento progressivo che inizierà ad un momento simbolico: l’11 gennaio alle ore 11 e 11.

Un'altra pietra miliare nell’evoluzione tecnologica. Ma sarà solo una tappa verso quella che già da tempo si prospetta come l’unificazione delle comunicazioni senza filo, Wireless: radio, televisione, telefonia, pacchetti di dati; quindi parlato, musica, immagini, video, foto, documenti. Televisori trasformati in computer; telefonini in terminali TV; musica ascoltata sul cellulare; orologi che trasmettono dati; tablet con cui accendere forni e spegnere le luci.

Dietro a questa evoluzione c’è un fermento tecnologico sempre più spinto. Con tecnologie digitali sempre più performanti, protocolli di trasmissione dati senza filo che stanno facendo concorrenza alla fibra ottica. Dopo il passaggio dal disco LP di vinile al CD; dopo la transizione dal CD alla musica scaricata (e spesso piratata) da internet, oggi la musica si ascolta in streaming: non si compera il brano o l’album, ma si paga l’abbonamento mensile a una delle tante piattaforme online e si ascolta quanto e quello che si vuole. E qui, si apre un altro fronte che vede spesso contrapposti artisti, major e diffusori online.

Modem ne parla con:
Cinzia Rinelli, marketing manager Deezer Italia, il primo sito di ascolto di musica su richiesta
Enzo Mazza, Ceo FIMI, l’organo che tutela e promuove le attività connesse all’industria discografica
Ivan Broggini, co-fondatore del gruppo musicale pop rock Sinplus
Andrea Borgnino, scrittore e giornalista RAI
Nicolas Cattaneo, responsabile Sistemi e Servizi Operazioni della RSI