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Il peggior disastro umanitario

Nello Yemen, dal 2015 infuria la guerra tra i “ribelli” filo iraniani e la coalizione guidata dall’Arabia Saudita

  • Keystone
  • 1.3.2021
  • 37 min
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Si apre oggi la Conferenza internazionale dei Paesi donatori per lo Yemen organizzata da Svizzera e Svezia. L’obiettivo è di raccogliere 3,2 miliardi di dollari per far fronte all’emergenza umanitaria causata dalla guerra che dura da ormai sei anni e – sul fronte politico per cercare di interrompere un conflitto che colpisce in grandissima parte la popolazione civile. 24 milioni di persone su una popolazione di 30 milioni dipendono oggi dagli aiuti umanitari e almeno 16 milioni soffrono la fame.

Il primo attacco contro lo Yemen è stato sferrato la notte del 25 marzo 2015,dalla Coalizione militare guidata dall’Arabia Saudita. La guerra che infuria da allora è descritta dalle Nazioni Unite come “il peggior disastro umanitario causato dall’uomo“.

Sullo sfondo geostrategico di questo conflitto (spesso indicato come una guerra combattuta per procura, insabbiata da un occidente più che distratto) si stanno riposizionando alcuni fondamentali attori. Tra questi gli Stati Uniti. Il presidente Joe Biden ha pubblicato il rapporto della CIA (finora secretato da Trump) che accusa il principe saudita Mohammad bin Salman di essere il responsabile della morte del giornalista Khashoggi.

Sull’emergenza sanitaria, sugli equilibri geostrategici, sul ruolo della Svizzera nel cercare una soluzione al conflitto nello Yemen, Modem ne parla con:

Eleonora Ardemagni, ricercatrice associata ISPI e assistente alla Cattolica di Milano, specialista Medio Oriente e Nord Africa
Francesca Caferri, giornalista “Repubblica”, in questi giorni in Arabia Saudita
Jaleel Al Muaid
, medico yemenita, all’Ospedale La Carità di Locarno
Stella Pedrazzini, coordinatrice dei programmi in Yemen per l’ONG Intersos

Modem su Rete Uno alle 8.20, in replica su Rete Due alle 19.25. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay

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