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Il polo sportivo s’ha da fare

Chiaro sì del Consiglio comunale di Lugano

  • fclugano.com
  • 30.3.2021
  • 38 min
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Accolto da uno striscione di tifosi del FC Lugano, il dossier del Polo sportivo e degli Eventi di Lugano è arrivato sui banchi del Consiglio comunale, chiamato ad esprimersi sull’accordo di partenariato pubblico-privato fra città e il gigante dell’immobiliare HRS di Frauenfeld. Nella seduta notturna il legislativo cittadino si è anche pronunciato sulla richiesta di credito di 37,2 milioni per l’edificazione delle strutture al Maglio (con i soli soldi pubblici) e le relative convenzioni con il Comune di Canobbio.

Invano alcuni consiglieri comunali (PLR) hanno tentato di scorporare il progetto per la realizzazione dello stadio, del palazzetto e degli altri contenuti previsti a Cornaredo. I verdi, dal canto loro, pur riconoscendo la necessità di adeguare le strutture sportive cittadine, hanno ritenuto il progetto sproporzionato. Con 45 voti favorevoli, 5 contrari e un astenuto la stragrande maggioranza del Consiglio comunale ha infine seguito le indicazioni del Municipio.

Via libera dunque alla partnership fondata sul principio secondo cui sarà il settore privato a realizzare le strutture sportive mentre sarà l’ente pubblico a pagarle ratealmente, con la possibilità di riscattarle anticipatamente saldando il dovuto. Concretamente sorgeranno un nuovo stadio, un palazzetto dello sport, due torri da 12 piani e una zona residenziale.

Questi i costi previsti: per lo stadio e il palazzetto, Lugano pagherebbe ad HRS quasi 8 milioni e mezzo di franchi l’anno per un periodo di 27 anni. Il totale ammonta a 229 milioni. A questa somma vanno sottratti diverse decine di milioni che la città incasserebbe sull’arco di novant’anni per i diritti di superficie concessi ai privati per la costruzione di alloggi residenziali.

Un pacchetto ritenuto comunque faraonico dai suoi detrattori che già pensano a raccogliere le firme per un referendum targato MpS. Come mai l’idea di realizzare delle strutture sportive al passo coi tempi in una città che sportivamente si fa valere in molti ambiti, sia quelli d’élite che in quelli amatoriali, crea tanto caos e polemiche? Ne parliamo, con l’ausilio di alcune interviste, con:

Roberto Badaracco, Capo dicastero Cultura, sport ed eventi, Lugano;

Nicola Schönenberger, Consigliere comunale Verde;

Marco Meneguzzo, Professore di public management all’USI.

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