Modem si sposta idealmente nella Silicon Valley per puntare i riflettori su Facebook che sta vivendo giorni particolarmente difficili. L’altro ieri, ce ne siamo accorti, a causa di un guasto tecnico, che ha costretto molti di noi a scrivere nuovamente SMS. La sua galassia si è infatti fermata per sei ore: FB, Instagram e WhatsApp sono stati fuori uso per oltre 3 miliardi di persone. Inoltre, da qualche giorno una sua ex manager, Frances Haugen, accusa pubblicamente la dirigenza di Facebook di danneggiare gli adolescenti, favorire la disinformazione e di voler spaccare la società.

L’ingegnera informatica, attraverso migliaia di pagine di documenti interni (inviate al Congresso e al Wall Street Journal), spiega di fatto come Mark Zuckerberg cerchi la polarizzazione e lucri sull’odio in rete. Ieri la 37enne è stata ascoltata dalla Commissione del commercio del Senato degli Stati Uniti e diversi senatori hanno chiesto al cofondatore di Facebook di presentarsi per rispondere ai numerosi interrogativi che sono sorti in seguito alla testimonianza della Haugen.

Cosa dire dell’effetto caos causato dal blackout di sei ore? Quanto conosciamo dell’enorme macchina alla quale affidiamo un numero altissimo di dati ogni giorno? Che impatto reputazionale hanno questi ultimi tasselli sul gigante americano? Come funziona la macchina che prolifera l’odio?

Ne parliamo con:

Paolo Attivissimo, giornalista esperto di internet e nuove tecnologie;

Michele Loi, filosofo;

Cristiano Valli, collaboratore RSI negli USA;

Intervista registrata con Paul Olivier Dahaye, matematico, che ha contribuito a portare alla luce lo scandalo Cambridge Analytica.

Modem su Rete Uno alle 8.20, in replica su Rete Due alle 19.25. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay