Robert Mugabe insieme alla moglie Grace in una  foto d'archivio
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Il trono in rovina di Robert Mugabe

Lo Zimbabwe alla vigilia di un nuovo capitolo della sua storia

  • keystone
  • 22.11.2017
  • 36 min
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Robert Mugabe, 93 anni, è il più vecchio presidente in esercizio al mondo ma il suo potere è ormai appeso ad un filo, quello del Parlamento che sta per decretare la sua destituzione. Dopo i militari, che una settimana orsono lo hanno posto agli arresti domiciliari, anche il suo stesso partito la ZANU PF (l’Unione Nazionale Africana di Zimbabwe) ha così deciso di dare lo spintone finale verso la porta d’uscita al vecchio e irremovibile “zio Bob” incapace (con la moglie) di abbandonare il potere dopo quasi 40 anni.

Gli alti ufficiali, che hanno dato inizio questa destituzione del potere, hanno ribadito a più riprese che non si è trattato di un colpo di stato poiché le forze armate non vogliono prendere il potere. Di fatto si sta assistendo al tentativo di porre fine ad una possibile “dinastia Mugabe”, poiché accanto all’anziano presidente al potere dal 1980, la seconda moglie Grace (52 anni) si stava di fatto preparando per succedergli. L’ultima e più illustre vittima di questa lotta di potere è stato Emmerson Mnangagwa, 75 anni, vicepresidente della nazione e fino a 10 giorni fa destinato a succedere a Robert Mugabe, prima di venir improvvisamente destituito dalla carica lo scorso 6 novembre.

Una mossa che probabilmente ha segnato la fine politica dell’antico eroe nazionale dell’indipendenza, divenuto negli anni un despota e di sua moglie, non proprio popolare in Zimbabwe. Di fronte al precipitare degli eventi i presidenti sudafricano e angolano hanno annunciato la loro visita ad Harare per incontrare tutti i protagonisti di questa vicenda. Arriveranno in tempo per trovare una soluzione concertata?

Per parlarne a Modem intervengono:

Giulio Albanese, padre comboniano, direttore della rivista “Popoli e Missione”;

Tiziana Corda; ricercatrice del programma Africa dell’Istituto per gli studi di politica internazionale (ISPI);

Marc Duvillard, ex giocatore e allenatore del Lugano e direttore di una scuola calcio ad Harare, Zimbabwe;

Lorenzo Simoncelli, collaboratore RSI dal Sudafrica.

Replica su Rete Due alle 19.25

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