Troppi allievi per classe
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La scuola che non verrà

Bocciata in Ticino la sperimentazione sul nuovo modello di riforma scolastica proposto dal DECS

  • 24.9.2018
  • 36 min
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Niente laboratori e atélier a classi dimezzate, niente co-docenza alle scuole elementari. Il 56% degli elettori ha infatti respinto la sperimentazione sul nuovo modello di insegnamento, che sarebbe dovuta iniziare l’anno prossimo in sette sedi scolastiche. Ma quali sono le ragioni di questo netto rifiuto popolare ad un progetto elaborato dopo anni di discussioni, mediazioni e compromessi in parlamento?

Si tratta della critica all’idea di una scuola giudicata troppo egualitaria ed incapace di promuovere gli allievi più dotati, oppure si tratta di un rifiuto sul merito delle misure proposte? E adesso cosa succederà? Su quali basi ricominciare un nuovo progetto di riforma che tutti giudicano comunque urgente? Qualcuno intanto sogna addirittura un ritorno ad un sistema duale quando la formazione media era ancora suddivisa fra ginnasio e scuola maggiore.

Ne discutiamo a modem con il consigliere di stato ticinese e responsabile DECS Manuele Bertoli,, con il granconsigliere di area liberale e fra i promotori del referendum Sergio Morisoli, la direttrice della scuola media di Caslano Lara Pfyffer Gianocca e il presidente del sindacato OCST docenti Gianluca D’Ettorre.

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