Statua della giustizia
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Magistrati: come nominarli?

In piena bufera il Legislativo ticinese deve decidere entro dicembre

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  • 6.10.2020
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Il terremoto è scoppiato lo scorso mese di settembre quando è trapelato che il Consiglio della magistratura ha dato preavviso negativo alla rielezione di cinque procuratori. Una prima per la giustizia ticinese, tanto più che ulteriori fughe di notizie hanno poi portato alla luce i toni particolarmente duri utilizzati nei confronti dei cinque magistrati. Tale giudizio, occorre ricordarlo è consultivo e non vincolante poiché spetta al Gran Consiglio procedere alla nomina o alla riconferma per i prossimi 10 anni dei ventuno magistrati inquirenti (procuratore generale compreso) che compongono il Ministero pubblico entro la fine di quest’anno.

Al di là delle persone direttamente coinvolte e degli ultimi sviluppi di questa intricata e per certi versi poco edificante vicenda, vogliamo analizzare uno degli aspetti più importanti, quello che ad intervalli regolari appare essere il “nodo da sciogliere” e cioè il metodo di elezione dei magistrati e più in generale delle autorità giudiziarie. Oggi l’ultima parola spetta al parlamento, sia in Ticino, sia livello nazionale, per la nomina ad esempio dei giudici del Tribunale federale. Ci sono però altre proposte sul tavolo, altri modelli che cercano di limitare la prerogativa dei partiti nel meccanismo di nomina come l’iniziativa popolare che chiede che la nomina dei giudici avvenga attraverso un sorteggio.

A Modem intervengono:

Francesco Lepori, giornalista RSI ed esperto di cronaca giudiziaria;

Tuto Rossi, avvocato;

Nenad Stojanovic, politologo e membro del comitato a sostegno dell’iniziativa popolare “Per la designazione dei giudici federali mediante sorteggio”

In intervista registrata avremo anche il costituzionalista Marco Borghi e brevemente Luca Pagani, presidente della Commissione Giustizia e diritti del Gran Consiglio ticinese.

Modem su Rete Uno alle 8.20, in replica su Rete Due alle 19.25. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay

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