Morire uccise dall’ex marito o dall’ex compagno. Il femminicidio di Carasso riporta l’attenzione su un fenomeno che dovrebbe sempre rimanere sotto i riflettori delle autorità, dei media e di tutta la società ma anche tende troppo spesso a finire nei coni d’ombra delle nostre società.

Eppure si tratta di un fenomeno dalle proporzioni importanti, basti dire che nel nostro Paese i casi violenza domestica rappresentano il 40% di tutti gli episodi di violenza finiti nelle statistiche delle diverse polizie cantonali. Una cifra che porta con sé anche l’emergere di episodi più gravi, come quello avvenuto domenica scorsa.

In Svizzera più di due persone al mese perdono la vita a causa della violenza domestica e ogni settimana viene rilevato un tentato omicidio. Quasi sempre le vittime sono delle donne, a volte persino dei bambini. La pandemia che stiamo attraversando non ha certo aiutato a ridurre queste tensioni, anche se la tendenza all’aumento di questo fenomeno è inequivocabile da almeno cinque anni.

Come prevenire, quale protezione assicurare alle donne vittime di violenza e come intervenire per azzerare l’aggressività degli uomini violenti? Questi alcuni degli argomenti che discutiamo con i nostri ospiti:

Federica Invernizzi Gamba, direttrice del consultorio di Comunità Familiare
Carlo Calanchini, psichiatra forense
Lionello Zanatta, psicoterapeuta, direttore di Ex-Pression, Friburgo
e in intervista registrata, Cristiana Finzi, delegata del Canton Ticino per l’aiuto alle vittime di reati

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