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Un posto per tutti?

La Pandemia Covid-19 condiziona anche l’offerta di posti di tirocinio e l’entrata nel mondo del lavoro dei giovani apprendisti diplomati

  • Città dei Mestieri della Svizzera italiana
  • 8.6.2020
  • 38 min
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  • Notizie

L'8 giugno tornano in classe gli studenti delle scuole superiori, compresi quelli che seguono una formazione professionale. E proprio l’apprendistato è l’ambito formativo che più di altri preoccupa le nostre autorità, dopo l’emergere della pandemia, anche perché si tratta di un settore direttamente influenzato dall’andamento dell’economia.

Se nella Svizzera tedesca i dati relativi ai nuovi contratti di apprendistato non destano al momento particolari preoccupazioni, così non si può dire per la Romandia e per il Ticino, anche se il bilancio definitivo andrà fatto alla fine del mese di agosto, proprio prima dell’inizio del nuovo anno scolastico. Questo per quanto riguarda i ragazzi che iniziano un apprendistato, tra chi invece è giunto al termine della propria formazione professionale sono forti i timori e il rischio di ritrovarsi senza un posto di lavoro.

Alla vigilia di un’estate colma di interrogativi, anche per il rischio di una seconda ondata pandemica, Modem vuole così fare il punto della situazione sul tema dell’apprendistato, in una puntata aperta da un reportage che ha raccolto testimonianze proprio tra i ragazzi e le ragazze alle prese con il loro, incerto, futuro professionale.

Modem ne discute con:
Rita Beltrami, responsabile dell’Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale del Canton Ticino
Daniela Bührig, vice-direttrice dell’AITI, Associazione industrie ticinesi
Paolo Colombo, direttore della Divisione della formazione professionale del Canton Ticino
Ilario Lodi, direttore di Pro Juventute, sezione della Svizzera italiana

Modem su Rete Uno alle 8.20, in replica su Rete Due alle 19.25. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay

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